L’Equinozio d’Autunno è ormai alle porte e presto anche il Samonios ci avvolgerà completamente per trasportarci nella parte oscura dell’anno e nel mentre obbligo sistemare la nostra vita e soprattutto le nostre magioni con la giusta energia in preparazione alla nuova stagione.
Nello stesso modo vi sono momenti della nostra vita che prima di un cambiamento per una fase successiva le nostre prossime mosse non ci sono molto chiare. Lo stress, le preoccupazioni e le energie negative possono facilmente entrare nelle nostre vite in una varietà di modi per una serie di ragioni e talvolta l’unica cosa da fare è essere preparati a guardare attraverso attraverso le nostre acque oscure e profonde o addirittura immergersi più profondamente possibile nella fiducia che prima o poi il viaggio si concluda con l’imbattersi di tempi più facili e sereni.
Lugnasa rappresenta l’inizio del periodo del raccolto e le sei settimane che precedono l’Equnozio d’Autunno.
La danza del palo di maggio è un rituale primaverile che affonda le sue radici antiche nella storia europea. Solitamente veniva eseguita nei primi giorni del mese di Maggio e la tradizione popolare vuole che questa venga eseguita attorno a un palo decorato con fiori e nastri per simboleggiare un albero. Praticato per generazioni in paesi come la Germania e l'Inghilterra, la tradizione del palo risale alle danze che le persone in antichità facevano intorno agli alberi sacri nella speranza di propiziare la propria fertilità e raccogliere un grande ed abbondante raccolto.
Un mondo sacro anche per connettersi ai propri antenati, spiriti numi e protettori dove l’albero stesso è il collegamento spirituale tra l’uomo e le sue divinità tutelari.
Oggi la danza è ancora praticata e ha un significato speciale per i neo pagani, che hanno rievocato questo antico rituale dedicato alla fertilità, ma non tutti potrebbero conoscere le complicate radici di questo semplice rituale. La storia della danza del palo di maggio rivela che vi sono stati diversi eventi che hanno dato origine a questa tradizione.
Per molti il periodo delle festività invernali, natalizie o solstiziali, rappresentano soprattutto un periodo di riposo o una vacanza completa, vedi ad esempio i nostri studenti con le scuole chiuse dal 22 Dicembre al 6 di Gennaio.
In questi giorni, diciamo, tranquilli possiamo veramente prepararci sia fisicamente che spiritualmente al nuovo anno che verrà, anche se io sono consapevole che in realtà il mio nuovo anno è iniziato con il Samonios e l’ingresso della parte oscura dell’anno.
Nella tradizione nordica ed europea si parla delle 12 notti di Natale, c’e’ anche una famosa canzone che fa parte delle carols natalizie più famose“ Twelve days of Christmas”, ma cosa rappresentano questi giorni o meglio notti?